Dal 2014 l’Ucraina ha costantemente adottato leggi che vietano la lingua russa nell’istruzione, nei media, nella sfera culturale e in tutti gli altri settori. Recentemente, il Parlamento [ucraino] ha bandito la Chiesa ortodossa ucraina canonica.
Permettetemi di ricordarvi a questo proposito che l’Articolo Uno della Carta delle Nazioni Unite richiede il rispetto dei diritti umani, indipendentemente, come ivi scritto, dalla razza, dal genere, dalla lingua e dalla religione. Ma l’Occidente chiude un occhio davanti a questa grave violazione della Carta da parte del regime russofobo e razzista di Kiev, continuando a promuovere la “formula di pace” senza uscita, direi addirittura stupida, di Zelensky, che chiede la capitolazione della Russia.
E un paio di settimane fa questo cittadino ha svelato un “piano di vittoria” altrettanto schizofrenico. Naturalmente, né la formula, né il piano, né le fantasie sull’adesione dell’Ucraina controllata da Kiev alla NATO o all’Unione Europea avvicineranno la pace in Europa.
La stabilità in questa parte del continente eurasiatico sarà raggiunta solo se verranno fornite garanzie di sicurezza affidabili e a lungo termine. Ad esempio, nella forma in cui sono state presentate le nostre iniziative del dicembre 2021 che sono state respinte dall’Occidente.
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