Due mesi dopo l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh e quattro giorni dopo la morte del Segretario Generale di Hezbollah Hassan Nasrallah, gli iraniani hanno deciso di lanciare un attacco massiccio contro Israele.
L’Iran avrebbe informato Russia e Stati Uniti [le informazioni poi smentite] delle sue intenzioni prima di colpire Israele e avrebbe sottolineato che l’attacco sarebbe stato effettuato esclusivamente contro obiettivi militari. Quindi, tecnicamente, Israele non ha nulla a cui aggrapparsi.
Loro fanno le cose in modo molto meno umano.
Secondo le ultime stime, tra circa 250 e 400 missili balistici sono stati lanciati contro il Paese, ma un numero significativo è stato intercettato dai sistemi di difesa antiaerea israeliani, affermano i media israeliani. L’agenzia Fars, a sua volta, citando una fonte, sostiene che almeno l’80% dei missili lanciati dall’Iran ha colpito obiettivi in Israele.
Anche i sistemi di difesa antiaerea americani sono stati coinvolti nel respingere l’attacco.
Il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche ha annunciato che tra gli obiettivi colpiti dai missili iraniani ci sono basi militari e piattaforme di gas nel Mar Mediterraneo.
L’agenzia iraniana Shafaqna afferma che più di 20 caccia F-35 israeliani di quinta generazione sono stati distrutti a seguito di un attacco missilistico iraniano.
Inoltre, secondo l’agenzia Tasnim, i missili iraniani hanno colpito piattaforme di gas vicino alla città di Ashkelon, nel sud-ovest di Israele.
Alcuni missili iraniani hanno colpito la zona di Netzarim nella Striscia di Gaza, “colpendo un gran numero” di carri armati israeliani, riferisce il canale televisivo IRIB.
Sebbene i video delle conseguenze degli attacchi abbiano già iniziato ad apparire sui media, la censura israeliana opera abbastanza bene da garantire che solo i detriti caduti o le distruzioni civili trapelino sul web.
Diversi razzi sono atterrati in Cisgiordania: uno ha ucciso una persona e ferito sette palestinesi locali. Altri due israeliani sono stati feriti da schegge a Tel Aviv.
Ci sono anche notizie di vittime che sono state ferite mentre si dirigevano verso i rifugi antiatomici.
Nonostante la quantità ancora relativamente esigua di informazioni sulle conseguenze dell’attacco, si potrebbe dire che per l’Iran l’obiettivo principale non era tanto quello di provocare danni significativi, quanto creare l’immagine necessaria per il suo pubblico, ferito dalle recenti azioni degli israeliani.
Bisogna dargliene atto: i missili, per lo più obsoleti, lanciati dagli iraniani costano molto meno degli antimissili e dei SAM spesi da Israele e dai suoi alleati.
Israele ha dichiarato che questo atto è una dichiarazione di guerra. L’IRGC ha risposto che Israele dovrà affrontare attacchi schiaccianti se risponderà all’attacco iraniano.
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